Descrizione
L’edilizia pubblica e privata é stata ed é sottoposta, soprattutto negli ultimi decenni, ad una notevole degradazione dovuta all’aggressione degli agenti atmosferici ed ambientali.
Nelle aree ad alta concentrazione abitativa o industriale l’incremento degli aggressivi chimici, rappresentati soprattutto da sostanze acide disperse nell’atmosfera accelera la decomposizione dei componenti dei materiali da costruzione.
La presenza di acqua – sia essa rappresentata da umidità o da pioggia – favorisce la trasformazione delle varie anidridi presenti nell’aria in acidi che reagiscono con il Carbonato di calcio, principale componente di tutti i materiali lapidei.
Quando ci si trova in presenza di calce – normalmente sono forma di “calce spenta”, uno dei leganti più anticamente usati per le malte edilizie – la presenza di anidride carbonica ma analogamente anche le altre anidridi, favorisce la formazione di bicarbonato di calcio, sale particolarmente solubile in acqua.
La reazione chimica può essere così schematizzata: la pioggia scioglie l’anidride carbonica (CO2) formando acido carbonico (H2CO3), che reagisce con il Carbonato di calcio (CaCO3) formando bicarbonato di calcio -Ca (HCO3)2-.
Il processo non termina perché il bicarbonato di calcio é instabile e, a seguito dell’evaporazione dell’acqua presente, forma ancora carbonato di calcio, libera anidride carbonica ed inizia un nuovo processo.
CO2 + H2O —————–> H2CO3
H2CO3 + CaC03—————> Ca (HCO3)2
Ca (HCO3)2 ————————-> CaCO3 + H2O + CO2
Oltre all’anidride carbonica ci sono altri inquinanti nell’atmosfera, rappresentati principalmente da acido solforico, acido solforoso, acido nitrico ed acido cloridrico, che reagiscono formando sali di calcio molto solubili (CaCl2 – CaS04 – Ca(NO3)2 -.
La presenza di umidità é terreno fertile per la formazione di funghi, muffe ed alghe; i microrganismi crescono rapidamente in ambiente ricco di nutritivi e leggermente alcalino:
I normali supporti lapidei e le pitture a base di leganti organici hanno un pH ottimale ed una presenza di nutritivi consistente.
In ambiente fortemente alcalino ed in assenza di acqua, spore e batteri non proliferano.
Le pitture ed i rivestimenti a base di calce sono altamente alcaline. Come visto più sopra a seguito del processo di carbonatazione diminuisce la presenza di idrossido di calcio a favore del carbonato di calcio: il valore del pH diminuisce progressivamente fino a divenire leggermente alcalino e conseguentemente ottimale per la crescita di muffe, muschi, o alghe.
L’umidità presente all’interno dei pori e delle cavità dei vari materiali da costruzione, in inverno, gela a temperatura inferiore a 0° C con conseguente aumento di volume che provoca fessure nelle strutture sempre più grosse, ciclo dopo ciclo.
Gli aggressivi chimici sono trascinati dall’atmosfera sulla superficie muraria dispersi in microgoccioline di sostanze grasse ed oleose (residui di combustione dei prodotti petroliferi e del carbone); una volta depositati sulle pareti sono trattenuti lungamente così da favorire l’azione di degrado.
Anche lo sporco si depositerà e sarà causa di insudiciamento delle costruzioni.
Quanto sopra elencato evidenzia l’importanza di proteggere in modo durevole i materiali da costruzione con un prodotto altamente idrorepellente e oleorepellente di facile impiego ed universale.
Attualmente i prodotti più usati sono rappresentati da resine organiche (acriliche soprattutto) o da composti siliconici e/o silossanici.
Il limite, nel primo caso, é rappresentato dalla degradazione dei composti organici nonché dalla variazione di colore delle pietre trattate (effetto bagnato).
Al contrario i composti siliconici o silossanici aderiscono al supporto interagendo con i materiali lapidei attraverso un’azione chimica. L’adesione al supporto avviene in superficie a tempi crescenti con presenza di gruppi alchidici idrofobici legati al silicio che si dispongono verso l’esterno formando una barriera protettiva idrorepellente.
I composti silossanici, pertanto, non possono essere impiegati in assenza di silicio nel supporto: se ne sconsiglia quindi l’impiego su gesso, tufo, calce, etc..
In entrambi i casi non c’é alcuna azione oleorepellente: sia le resine acriliche sia i composti siliconici si lasciano facilmente penetrare dalle sostanze oleose.
Lunghi ed approfonditi studi hanno consentito di mettere a punto una serie di prodotti innovativi denominati NIPPOLIN IDRO-REP Protettivi idrorepellenti universali.
Trattasi di sostanze aventi una idrorepellenza superiore a qualsiasi altro composto organico od inorganico, abbinata a valori impensabili di oleorepellenza; possono essere impiegati su qualsiasi supporto.
La notevole idrorepellenza impedisce all’acqua di entrare in contatto con il carbonato di calcio – maggior componente dei materiali da costruzione – evitandone il degrado per carbonatazione.
L’impossibilità all’acqua di penetrare nelle capillarità dei materiali da costruzione eviterà la fessurazione delle strutture e la formazione di alghe e muffe.
Anche le sostanze inquinanti – aggressivi chimici o sporco – non possono depositarsi e quindi le superfici non si degradano e non si sporcano.
CARATTERISTICHE GENERALI:
NIPPOLIN IDRO-REP é un copolimero acrilico modificato con gruppi fluorurati: la componente acrilica favorisce l’aggrappaggio al supporto lapideo, mentre la parte florurata si posiziona verso l’esterno garantendo idro e oleorepellenza.
· NIPPOLIN IDRO-REP entra attraverso i pori capillari molto in profondità: vari test hanno evidenziato penetrazioni fino a 4-5 millimetri all’interno dei materiali.
Sono stati eseguiti test su supporti di diversa natura: cemento, malte di cocciopesto, tufo, carparo, marmi vari (Carrara – bardiglio fiorito – rosso Verona – giallo Siena – granito – travertino – etc.), pitture e rivestimenti a base di calce, marmorino: i risultati sono sempre stati molto soddisfacenti.
· NIPPOLIN IDRO-REP una volta essiccato é invisibile – l’aspetto naturale dei materiali rimane assolutamente inalterato.
· NIPPOLIN IDRO-REP é idro e oleorepellente
· NIPPOLIN IDRO-REP é permeabile al vapore; la traspirabilità delle varie superfici trattate rimane praticamente immutata.
· NIPPOLIN IDRO-REP é chimicamente stabile e non si altera a seguito esposizione ai raggi U.V.
· NIPPOLIN IDRO-REP essicca rapidamente e può essere applicato anche su superfici leggermente umide.
· NIPPOLIN IDRO-REP conferisce al supporto un marcato effetto goccia.
Durante l’invecchiamento la particella penetra in profondità: l’aspetto “mercurio” viene conseguentemente a scomparire. Tutto questo non significa perdita di efficacia del prodotto che, anzi, rimane inalterata se non migliorata nel tempo.
Un capitolo a parte deve essere riservato al trattamento del cotto.
Normalmente si vuole mantenere il colore naturale della pietra ed é auspicabile poter garantire una buona oleorepellenza quando il cotto viene utilizzato per pavimentazioni:
Con NIPPOLIN IDRO-REP é possibile garantire entrambe le caratteristiche per lungo tempo.
MODALITA’ D’IMPIEGO:
Prima dell’applicazione si consiglia di pulire le superfici asportando sali solubili, muffe o parti friabili.
L’applicazione deve essere fatta su superfici asciutte, fredde e non esposte a sole forte; potranno essere utilizzati aereografi tipo airless a bassa pressione, pennello o rullo: in ogni caso si dovrà curare che l’applicazione sia uniforme fino ad impregnazione totale del supporto.
La quantità ottimale dovrà essere determinata facendo un test pre1iminare su una piccola area.
La resa é in funzione dell’assorbimento del supporto da trattare: indicativamente possono essere ipotizzati consumi varianti tra 100 e 400 gr/m2.
Durante l’applicazione, soprattutto sotto l’azione meccanica del pennello o del rullo, si formano importanti schiume; questo fenomeno, che scompare totalmente in fase di essiccamento, non é pregiudizievole del risultato finale, ma anzi é sinonimo di migliore penetrazione nella pietra.
PRECAUZIONI:
Conservare il prodotto a temperature non elevate ed in ambiente ventilato. Non esporre a fonti di calore.
Durante l’applicazione evitare l’esposizione a fiamme libere a causa dell’infiammabilità dei solventi impiegati.
Proteggere la vegetazione e tutte le superfici che non devono essere trattate con teli di plastica.
N.B.: i consigli e le indicazioni di questa scheda tecnica sono forniti in base alla nostra esperienza, ma non possono impegnare la nostra responsabilità. Il nostro servizio tecnico è a disposizione per fornire tutte le ulteriori notizie necessarie.